top of page

Il "no!" formativo


L’importanza di dire “no” ai bambini

Sull’ educazione dei bambini si parla tanto dicendo spesso tutto e il contrario di tutto.

Ma bisogna pensare ed essere certi che una educazione autorevole, ma aperta al dialogo, è fondamentale per la crescita dei bambini.

E’ indispensabile saper dire di “no”, è pericoloso dire sempre di “si”.

Un “no” detto al momento giusto, con razionalità e coerenza aiuta il bambino a rafforzare la propria personalità, a passare un'infanzia serena, addirittura a sentirsi più amato dai genitori. Anche se sul momento ci saranno pianti e capricci, a lungo termine l'educazione autorevole (non autoritaria!) risulterà vincente.

A volte per un genitore preso dagli impegni o stanco, sarà più facile percorrere la strada del permissivismo e acconsentire a tutti i capricci "per non sentirlo protestare". Ma un bambino cresciuto senza regole è più felice degli altri? Potrebbe sembrare apparentemente così. Eppure non solo non si stanno gettando le basi per una buona crescita psichica del bambino, ma siamo di fronte anche a un bambino profondamente infelice, impaurito e solo. I bambini desiderano le regole, anche se potrebbe sembrare il contrario! Per capire questo concetto ci viene incontro la scomparsa neuropsichiatra Giuliana Ukmar nel suo illuminante "Se mi vuoi bene dimmi di no".

Un bambino al quale è concesso sempre tutto ed è libero di fare ciò che vuole, cresce senza comprendere il valore delle cose. I genitori non saranno per lui un punto di riferimento certo, generando nella sua psiche un senso di disorientamento. In casi particolarmente difficili può generare la sindrome del "bambino onnipotente", ideata e analizzata da Giuliana Ukmar. Secondo la neuropsichiatra un padre-padrone genera figli dalla personalità nevrotica e piena di fobie. Ma un'educazione di stampo eccessivamente permissivo genera una personalità che sfocia nella psicosi. Un bambino che cresce senza regole è portato a crearsi una realtà su misura ed è preda da un delirio di onnipotenza che lo porterà da adulto ad avere notevoli problematiche con se stesso e con il rapporto con gli altri. Sono bambini che non conoscono la consolazione di crescere con una guida alla quale far riferimento e sono profondamente infelici.

I "no" impartiti ai bambini devono essere motivati e non generati da un nostro malumore o insoddisfazione. Il bambino deve capire perché gli stiamo negando una determinata cosa, nel limite del possibile e in relazione all'età Se il bambino piange perché gli abbiamo negato l'ennesimo giocattolo e addirittura afferma di "non volerci più bene" naturalmente ci si stringerà il cuore. Ma dobbiamo essere consapevoli che non lo stiamo allontanando da noi, al contrario gli stiamo dando i mezzi per volerci ancora più bene!

Un altro atteggiamento che genera una gran confusione nel bambino è la poca coerenza tra i modelli educativi dei due genitori.

I genitori devono sforzarsi di schierarsi dalla stessa parte, e se ci sono dei disaccordi meglio parlarne in privato! (L’importanza di dire di “no” ai bambini – Donna Moderna)

Il dialogo è un aspetto importantissimo della relazione: quando si fallisce si prova impotenza e, in certi casi, rabbia. «Come se si venisse licenziati dai figli» dice Laura Petrini, consulente educativa del centro di consulenza psicologica e pedagogica Kebrillah di Milano. «In questi casi, anziché agire d’impulso, è meglio fermarsi».

Il piccolo fa i capricci perché non vuole andare a dormire? Sia il genitore che alza la voce sia quello che tenta di convincerlo a tutti i costi stanno agendo per timore: il primo di non avere più autorevolezza, il secondo di deludere il figlio. In entrambi i casi, meglio chiedersi cosa sta succedendo, mettersi accanto lui e fargli capire che siamo interessati a come si sente. Ci sarà tempo il giorno dopo per ricordargli le regole circa gli orari: ma intanto riuscirai a uscire dalla crisi.

Prima di parlare, ascolta. E cerca di capire anche i gesti, le espressioni di tuo figlio per entrare in contatto con lui. Un bambino ascoltato ha più fiducia in sé e non teme di esprimere le emozioni: gli servirà crescendo. (Genitori e figli: l’importanza del dialogo – Donna Moderna).

E’ molto importante capire che quando dobbiamo dare delle regole ai bambini bisogna usare un tono di voce calmo ed autorevole cercando di non chiudere subito il discorso perché abbiamo fretta o stanchezza, ma dobbiamo aspettare che il bambino dica il suo parere e quindi instaurare un rapporto di domanda e risposta, che crea nel bambino più sicurezza di se stesso e fiducia nei genitori.

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page