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Perché fino a diciotto anni?


La proposta di portare l'obbligo scolastico fino ai 18 anni, è sicuramente un buon intento e altrettanto lodevole obbiettivo.

Ma a quali condizioni?

La realtà in cui si trova la Scuola Italiana purtroppo non è particolarmente florida, sistemi d'insegnamento forse un po troppo tradizionali, corsi di studio probabilmente non più al passo coi tempi, hanno prodotto l'effetto di allontanarla da quello che è la realtà in cui viviamo.

I nostri ragazzi giungono a conclusione del loro ciclo di studi e non trovano quello che dovrebbero trovare, nessuno sbocco, nessun sistema si inserimento valido nel mondo del lavoro, nessuna proposta interlocutoria seria che li avvicini gradualmente a quello che dovrebbe essere la naturale conclusione del percorso di formazione scolastica!

La formazione scolastica.....che formazione?

Ecco probabilmente su questo si dovrebbe intervenire, migliorare e rendere più strutturata e attuale la formazione degli studenti, ma non, secondo il ns modestissimo parere, rendendo la Scuola sempre più digitale, come sembra l'orientamento e la destinazione del Miliardo di Euro destinati finalmente all'Istruzione dopo decenni di tagli!

Gli investimenti previsti in questo senso, connessioni super veloci, lavagne digitali Tablet su ogni banco, non fanno una Scuola migliore, soprattutto se gli insegnanti non sono al passo con questi strumenti e, questo non significa solo conoscere il dispositivo, ma porgerlo ai fruitori, nel modo e nei tempi giusti, non si può pensare di insegnare l'italiano o la matematica a dei ragazzi di primaria o giù di li, pensando che una lavagna connessa ad un pc, renda più interessante e più efficace l'insegnamento; spesso succede il contrario, bambini distratti, che si perdono nei tempi di attesa e che probabilmente su un foglio di carta avrebbero svolto in maniera più concreta in pochi passaggi ...e probabilmente fissando più efficacemente in mente!

La buona scuola la fanno i buoni insegnanti, messi in condizioni tali di poter lavorare sui programmi, messi in condizione di poter sviluppare e studiare le lezione da proporre e in condizione di non essere considerati solo degli esecutori di disposizioni superiori.

La figura dell'insegnante deve essere il perno su cui opera la Scuola e l'Insegnamento, bisogna restituire a questi formatori l'autorevolezza che in questi anni è andata sempre più svanendo, non possono rimanere succubi di tutto quello che c'è dentro e fuori della scuola, ma al contrario essere la miscela migliore che faccio girare bene questo motore.

Riflettiamo su un punto: tutti noi abbiamo avuto durante la personale carriera scolastica un insegnante che si è fatto particolarmente apprezzare per la serietà , per la bravura oppure anche per la semplice simpatia che suscitava nel proporre la sua materia, ecco, questo ricordo si fonda sulla persona e sulle sue capacità di rendere interessante, accattivante e mai noioso l'insegnamento ... ed è proprio su questo che bisogna investire. Personale preparato, che sia messo in condizione di poter operare bene e nel modo migliore, per carità utilizzare gli strumenti che la tecnologia ci mostra e ci offre è giusto ma bisogna stare attenti che non siano il punto di arrivo ma il mezzo per progredire e non solo.... mostrare!

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